I dati diffusi negli ultimi anni sull’andamento del settore delle macchine per la lavorazione del legno hanno evidenziato un trend positivo nel 2023 e una battuta di arresto nei primi tre mesi del 2024.
I dati diffusi dall’Associazione Costruttori Italiani Macchine e Accessori per la lavorazione del legno (ACIMALL) sulla base di un campione rappresentativo del settore mostrano:
- una crescita della produzione del 3.5% rispetto al 2022;
- un calo del 10.2% degli ordini provenienti dall’estero;
- un calo del 14.5% degli ordini sul mercato nazionale.
Un’istantanea del 2024 del mercato per la lavorazione del legno italiano
Proviamo a raccontare, attraverso i numeri, il trend che ha caratterizzato il settore delle macchine per la lavorazione del legno in questo 2024.
Il primo dato positivo arriva dalla produzione che già dal 2022 era aumentata, rispetto all’anno precedente, del +5.3%.
Al massimo storico raggiunto in termini di valore della produzione, segnale dei diversi investimenti e consolidamenti realizzati sia nel mercato nazionale che internazionale, si aggiunge il +7% nelle esportazioni.
Un calo è stato invece registrato nelle importazioni (-7%) e nelle vendite domestiche (-4%).
Questo calo del consumo apparente è considerato fisiologico e porta in primo piano una domanda interna forte per quanto riguarda le tecnologie per il legno.
In questo settore il nostro Paese resta al quarto posto nel mercato mondiale dietro Cina, America e Germania.
La scelta di definire questo calo momentaneo e fisiologico è giustificata dalla comparsa di tendenze tecnologiche che porteranno ad una ripresa, la più importante tra queste è la digitalizzazione della produzione.
Nel corso di questi anni sempre più imprenditori hanno investito in questa direzione al fine di trasformare le proprie imprese in realtà sempre più competitive.
Il ruolo dell’automazione e della digitalizzazione nella produzione di macchine per la lavorazione del legno
Negli ultimi dieci anni l’intero comparto manifatturiero ha abbandonato la produzione di massa per spostarsi verso la personalizzazione.
Nel nostro settore questo cambiamento ha portato ad uno sviluppo tecnologico che ha permesso di raggiungere alti livelli in termini di flessibilità dei sistemi produttivi ed una diminuzione significativa dei cicli di lavoro.
Attraverso l’introduzione di macchine automatizzate in grado di assolvere più compiti è stato possibile ridurre gli errori legati alla precisione ed i tempi di inattività che si presentavano durante lo spostamento del componente da una stazione lavorativa all’altra.
La volontà di produrre componenti di arredo in legno in modo efficiente ed economico ha favorito inoltre un uso maggiore della robotica, sia per i macchinari che nei reparti di logistica.
Il ruolo dell’industria 5.0
In questi ultimi anni tutto il mercato italiano ha potuto usufruire dell’influenza e dei benefici legati al piano Industria 5.0 introdotto attraverso il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dalla Commissione Europea.
Come è noto questo strumento ha l’obiettivo di favorire e velocizzare la transizione verso un’economia sostenibile, caratterizzata da meno consumi ed dall’uso di energie “più pulite”.
Tali agevolazioni sono un supporto agli investimenti sostenuti in conformità a quanto previsto dal piano Industria 4.0 e all’ottenimento di risultati energetici più efficienti anche nel settore delle aziende produttrici di macchine per la lavorazione del legno.
Quanto detto viene visto dagli esperti come una delle possibili cause dei risultati negativi sopra descritti: tutte le realtà produttive che hanno beneficiato di queste agevolazioni potrebbero trovarsi in una fase di stallo, in attesa della piena operatività di queste nuove misure prima di sostenere altri investimenti.
Cosa è emerso dall’analisi dei dati del terzo trimestre del 2024 del settore delle tecnologie del legno?
Segnali di crescita arrivano dall’analisi e dall’interpretazione dei dati raccolti nel terzo trimestre di quest’anno da ACIMALL nonostante, nel complesso, le vendite abbiano registrato una nuova flessione.
Nel mercato interno delle tecnologie e delle macchine per la lavorazione del legno assistiamo ad un aumento delle forniture degli impianti di grandi dimensioni.
Per l’esattezza la domanda interna ha registrato un +16.1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno rispetto al dato sull’estero che ha ottenuto un -12.4%.
Questo trend positivo è legato senza dubbio agli incentivi del piano Industria 5.0.
Lo scenario è caratterizzato dunque da una metà di imprese ottimiste, e con una produzione considerata stabile, e l’altra metà più pessimista.
Da un punto di vista previsionale ci si aspetta che più della metà del campione di aziende appartenenti al mercato interno (55%) si aspetta di andare incontro ad una fase di stabilità, un 40% si aspetta una nuova contrazione ed il restante 5% una crescita.
Diametralmente opposta l’opinione delle aziende nei confronti dell’estero: più della metà delle aziende (dal 50% al 65%) si aspetta stabilità mentre, la restante parte, un nuovo calo.